Prodotti ittici pericolosi per la salute. Sequestri e multe salate a inizio anno
Su tutto il territorio nazionale italiano, è in corso un’operazione denominata “Mercato globale”. Essa riguarda il controllo intensificato dei prodotti ittici in vendita o in trasformazione per salvaguardare la salute dei cittadini.
Si raccomanda di privilegiare sempre l’acquisto di prodotti controllati e garantiti e non acquistare da ambulanti improvvisati per la strada. Occorre prestare la massima attenzione alle etichette che devono essere sempre presenti e fornire indicazioni circa la provenienza del pesce.
La Guardia Costiera, la Polizia Marittima e le Capitanerie di Porto, sono impegnate da sempre in questo settore, ma in particolare a cavallo del periodo delle feste. Ogni anno si registrano controlli e sequestri di pesce, sia nei mercatini improvvisati o nelle bancarelle abusive, che nei negozi o nei ristoranti. In particolare, nelle ultime due settimane, le operazioni hanno riguardato le città di Brindisi, Trieste, Reggio Calabria, Napoli, Manfredonia e Palermo.
Prodotti ittici pericolosi, controlli senza tregua
Tutta la filiera della pesca si trova sotto la lente d’ingrandimento degli addetti al controllo. In particolare, il commercio all’ingrosso, ma anche i negozi, i ristoranti, gli ambulanti, i mercati rionali e i mezzi di trasporto.
Sequestri a Brindisi
A Mesagne, in provincia di Brindisi, i militari della Polizia Marittima hanno trovato in vendita presso un banco del mercato del pesce, una notevole quantità di bianchetto. Il novellame che viene anche chiamato anche schiuma di mare. Pescare questo genere di prodotto vuol dire eliminare tutta la fascia giovanile del pesce delle nostre coste.
Questo è chiaramente vietato, perché significa impedire al pesce di crescere e dunque di riprodursi. Alla lunga questo genere di attività impoverirebbe del tutto la fauna ittica dei nostri mari. La Guardia Costiera di Brindisi, solo dall’inizio dell’anno, ha già compiuto 1000 controlli e sequestrato più di cinque tonnellate di prodotto.
Sequestri a Trieste
Il bilancio della Capitaneria di Porto di Trieste invece, conta 22 sanzioni e tre quintali di pesce sequestrato. In un ristorante il pesce non riportava la dicitura necessaria con la documentazione di tracciabilità del prodotto. In questo caso, per tutelare la salute dei consumatori 100 chili di pesce sono stati distrutti. Solo sotto le feste i militari di Trieste hanno effettuato 550 controlli.
Sequestri a Reggio Calabria
Due quintali di pesce non idoneo al consumo sono stati sequestrati a Reggio Calabria, all’interno di un locale dove si svolgeva la vendita all’ingrosso. A Gioia Tauro, un sequestro simile ha riguardato 525 chili di novellame e gamberi privi di etichetta. In questo caso però, i militari hanno fatto controllare il prodotto da un veterinario e lo hanno regalato agli istituti di beneficenza della zona.
Sequestri a Manfredonia
A Manfredonia, i prodotti ittici pericolosi sono stati rinvenuti ancora su strada, su un furgone adibito al trasporto del pesce. All’interno sono stati rinvenuti 180 kg di pesce, novellame di sarda, cicale, mazzancolle e moscardini, privi di etichetta e sottomisura. Anche questo carico è stato destinato ad istituti di carità, dopo accurati controlli.
Sequestri a Napoli
A Napoli, sotto le feste, con 110.000 verifiche, i militari hanno sequestrato 80 tonnellate di prodotto ittico non conforme alle normative. La maggior parte delle operazioni hanno riguardato pesce senza etichettatura, quindi senza tracciabilità, necessaria per garantire al consumatore un prodotto sano.
Sequestri a Palermo
24 tonnellate di prodotti ittici “pericolosi” sono stati invece sequestrati a Palermo durante le feste natalizie. Dieci dei quali sono stati donati ad istituti di beneficenza dopo i controlli del personale della Asl.
I controlli effettuati e quelli che ancora saranno operati nel corso del nuovo anno, permettono ai cittadini una maggiore serenità e più fiducia. I militari impegnati in queste operazioni non risparmiano il proprio impegno.